Quando Saviano diceva: “Maroni è il miglior Ministro degli Interni di sempre”

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Roberto Saviano ieri sera su RAI3 ha accusato la Lega Nord di essere il referente della ‘ndrangheta al Nord. Qualche tempo fa, intervistato da Panorama diceva che Maroni era il miglior Ministro degli Interni di sempre. Che sia questa la chiave di lettura per capire la personalità del neo tele-predicatore travagliato?

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Le ridicole accuse di Roberto Saviano alla Lega Nord si commentano da sole e ben si inseriscono nel desolante quadretto Radical-Chic di “Vieni via con me”, il nuovo programma prodotto dalla Endemol (come il Grande Fratello) scelto dalle Opposizioni per attaccare l’attuale Governo. E’ molto triste che il servizio pubblico arrivi a questi livelli e che un grande scrittore si presti a queste manovrine da palazzo. Ma tant’è. Piuttosto è divertente ricordare che proprio il Profeta di Caserta poco tempo fa, intervistato da Panorama, giornale della Mondadori, la stessa casa Editrice che pubblica i suoi libri aveva una ben altra opinione sulla Lega Nord…

“Roberto Maroni? Sul fronte antimafia è uno dei migliori ministri dell’Interno di sempre”

Ma c’è di più. Il Giovane tele-imbonitore si spingeva anche a dire che…

“Il centrosinistra ha responsabilità enormi nella collusione con le organizzazioni criminali: le due regioni con più comuni sciolti per mafia sono Campania e Calabria. E chi le ha amministrate negli ultimi 12 anni? Il centrosinistra”

Cosa è cambiato dunque i così poco tempo? Noi abbiamo qualche sospetto. Innanzitutto le simpatie di Saviano verso Gianfranco Fini. E questo significa essere contagiati dal morbo della “giravolta delle idee” a seconda della convenienza. E poi essere su RAI3. Quando Saviano rilascia interviste a Panorama si spertica in lodi per Maroni e lancia gravissime accuse al Centro-Sinistra. Quando Saviano va su RAI3 si esibisce in noiosissimi telepredicozzi contro Berlusconi e la Lega Nord. E voi, a quale Saviano credete?

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3 commenti su “Quando Saviano diceva: “Maroni è il miglior Ministro degli Interni di sempre””


  1. La storia dell’antimafia è piena da “professionisti dell’antimafia” che una volta sono indagati, altre volte considerati mafi0si e altre volte vittime della mafia. Certamente è possibili che persone di grande onestà siano considerati “mafi0si” per contatti senza sapere o necessari per la sopravivenza personale, della famiglia o salvaguardare la possibilità di lavoro. Certamente è possibile che mafi0si o considerati tale per contatti con mafi0si diventano migliori antimafi0si dei professionisti dell’antimafia. Saviano può dire a Panorama che “Maroni è il miglior Ministro degli Interni di sempre”, (come piace a lettori di Panorama), e a Rai3 il più negativo dei certe politici della Lega più negativi, (come piace al pubblico di Rai3). Possano essere due verità parziali con intenzione di piacere al pubblico di destra e sinistra. Ma in una TV pubblica fa un servizio antimafia o un servizio della mafia?

  2. Gustavo Says:

    La negazione volontaria dell’evidenza, la travisazione intenzionale della realtà

    L’attacco alla Lega continua, vergognoso, impudente, violento, insinuante, devastante.

    Un attacco concentrico che tende a terrorizzare il popolo sovrano, a devastare un intero paese, a negare l’evidenza ed a travisare la realtà.

    E’ ancora una volta “dall’eroe Saviano” che proviene l’ennesimo “attacco cronometrico” alla Lega, nel contesto di una “volontariamente procurata crisi politica” che sta devastando il paese, piegando le istituzioni e negando alle nucleazioni fondamentali della società, le famiglie e le aziende, una via d’uscita dalla crisi, aggredendo consapevolmente e premeditatamente il buongoverno, il riformismo e l’unica speranza di questo paese:

    la Lega Nord.

    L’obiettivo del tradimento di Fini, l’obiettivo dell’attacco a testa bassa di Saviano, l’obiettivo dei Casini, dei Bersani, dei Vendola, dei Rutelli è sempre stato uno, ed uno solo:

    – aggredire violentemente la Lega,

    – delegittimarla,

    – provocarla continuamente nella illusoria speranza di ottenerne una reazione errata che sia prova della sua
    “illegittimità politica” a governare il paese.

    Questa italietta ipocrita e scorretta che disconosce in modo assoluto il valore della sicurezza e del suo governo è uno squallore assoluto.

    Questa politica omicida è una malversazione intenzionale dell’interesse generale.

    Questa volgare indecenza senza alcuna valorizzazione con la realtà, questa “monnezza mediatica” che la realtà distorce, che la realtà piega, è la prova che in questo momento storico, vi è una “intenzione omicida” nel paese:

    si vuole uccidere l’unico movimento politico che ha realizzato il più grande contrasto alle organizzazioni criminali di stampo mafioso che la storia repubblicana italiana conosca,
    attraverso la semplice negazione della verità.

    E quando in un paese civile e democratico si nega pubblicamente e senza alcuna vergogna o remora morale la verità storica dell’unico impegno politico che possa essere definito sano, onesto, leale e corretto, allora possiamo ben affermare che questo stato di diritto, questo stato di fatto, questo stato democratico, ha fatto il suo tempo.

    Se uno stato democratico, in virtù della libera espressione della parola e delle idee, consente linciaggi pubblici mediatici che accusano incredibilmente e senza alcuna prova oggettiva di voler “costituzionalizzare le mafie” quell’unico movimento politico che non si sottopone al ricatto elettorale mafioso in quelle regioni dove le mafie provano ampiamente di “indirizzare e prostituire” il libero voto del popolo sovrano,
    se uno stato democratico lascia che uno squallore simile avvenga alla luce del sole, attraverso i canali televisivi della televisione pubblica e negando il “diritto ad alcuna replica”, nello stesso luogo pubblico che ha originato un simile “danno”, allora è lecito pensare ed affermare che:

    “ Questo Paese non si salverà, la grande stagione dei diritti risulterà effimera, se non nascerà in Italia un nuovo senso del dovere ”

    E che ad affermarlo fosse un filosofo della politica, un filosofo del diritto, un profondo conoscitore dei termini di “stato” e di “democrazia”, un democratico cristiano e non un leghista, questo è un dato di fatto incontrovertibile.

    Questo paese non si salverà, poichè è da sempre orientato al suicidio, moralmente orientato a crogifiggere il bene e ad esaltare il male.

    No, questo paese, non si salverà.

    Poichè è sempre più chiara ed evidente l’intenzione di molti, di troppi,

    di volerlo premeditatamente suicidare.

    Ma che sia ben chiaro a tutti:

    nonostante si sprechino enormi energie nel senso della delegittimazione politica della Lega Nord, nonostante esista una volontà costante e continua in molti settori di questo paese che resistono alle riforme ed al cambiamento (oranizzazioni mafiose in primis) di attentare alla stessa esistenza della Lega Nord,
    io, leghista per scelta avversa ad “ogni cultura mafiosa”, affermo che la Lega non si vende, non si piega e non si spezza.

    Perchè i leghisti sono persone per bene che tentano di cambiare un paese disgraziatamente condizionato dalle mafie, dalle caste mafiose e da quelle caste e quelle corporazioni che vivono e vivono bene di questo “status quo criminale e mafioso”, sia pur per vendere libri coraggiosi che non intaccano le mafie nella realtà nemmeno di striscio.

    Perchè le mafie si combattono con i fatti, e non con le parole.

    Perchè gli unici uomini e le uniche donne che hanno dimostrato di saper combattere le mafie con i fatti, sono i leghisti.

    Ed ora potete anche impazzire di invidia e di gelosia, sbavare rabbia e odio per quel che non siete e non sarete mai, potete pure tutti impazzire per la Lega, ma sia ben chiaro che voi la Lega non la fermerete, così come non avete mai fermato – se non con le parole – le mafie quando la Lega non ancora esisteva e non ancora governava la sicurezza di questo paese.

    E allora, ancora Tutti Pazzi per la Lega.

    E allora, viva la Lega, viva i leghisti.

    Gustavo Gesualdo
    alias
    Il Cittadino X


    • Io da orgoglioso meridionale sottoscrivo quello che dici: le mafie si combattono con i fatti, e non con le parole. Per troppo tempo dalle mie parti si facevano convegni, manifestazioni, concerti, fiaccolate antimafia mentre si dedicava l’ennesima piazza o via a Falcone e Borsellino. Io sono stufo e ben apprezzo, invece il lavoro svolto dal Ministro degli Interni, il Leghista Roberto Maroni e del Guardasigilli Angelino Alfano del PdL. Fatti e non chiacchiere. Arresti e non libri…un saluto.


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